Autorizzazioni campo paddle, come aprirlo in sicurezza

Autorizzazioni campo paddle, come aprirlo in sicurezza

Il paddle è uno sport relativamente recente che sta conoscendo ampia diffusione in tutto il mondo.

Anche in Italia sono sempre più le persone che decidono di prodigarsi in questa attività sportiva, non stupisce dunque che venga considerato come un buon business in cui investire per trarre grande profitto.

Come per ogni sport, però, anche il paddle necessita di un apposito campo per essere giocato, aprirne uno richiede l’adeguamento ad alcune norme specifiche pensate per garantire la sicurezza dei giocatori durante le partite.

In questo articolo vogliamo quindi rendere chiaro quali siano gli iter burocratici e le norme da rispettare per aprire un campo da paddle abilitato.

 Autorizzazioni necessarie

Il primo passo per l’apertura di un campo da paddle è sicuramente l’ottenere tutte le autorizzazioni necessarie affinché la propria struttura venga riconosciuta come a norma di legge.

Il fai da te non è mai una buona idea, tutti gli appassionati conosceranno la famosa storia del campo del paddle Club di Laurentina, questo venne designato per ospitare il Campionato Italiano ma, poco prima dell’inizio delle competizioni, fu costretto a chiudere con l’accusa di abuso edilizio.

Seguendo quelle che sono le normative attualmente vigenti nella nostra nazione il campo da paddle viene riconosciuto come costruzione semplice, vanno quindi eseguite tutte le procedure basilari che si applicano per questo tipo di strutture.

A tal proposito il primo consiglio che possiamo darvi è abbandonare l’eventuale idea di cercare di risparmiare qualche soldo svolgendo i lavori di mano propria, è opportuno anzi affidarsi ad un professionista che conosca molto bene tutte le procedure necessarie e le norme da rispettare.

Studio di fattibilità

Iniziamo il cammino burocratico per la realizzazione del vostro campo da paddle eseguendo uno studio di fattibilità.

Per ottenere i permessi sarà necessaria un’analisi approfondita da parte di un esperto (un geometra o un ingegnere civile) con lo scopo di assicurarsi che date le condizioni del territorio e della zona in cui si intende eseguire i lavori sia effettivamente possibile l’edificazione sicura e a norma del campo.

Eseguito con successo lo studio di fattibilità sarà poi necessario ottenere i permessi per la costruzione del campo, gli iter da seguire si differenziano tra campo indoor e outdoor.

Autorizzazioni per la costruzione di un campo outdoor

Il campo outdoor è il caso di più semplice realizzazione dal momento che la struttura richiede una mole molto minore di lavoro, per sua stessa natura.

Sarà importante specificare, all’atto della richiesta dei permessi, se si intende realizzare il campo da zero o se si sta tentando di riconvertire una struttura già esistente.

Quando si intende realizzare un campo ex novo invece sarà opportuno tenere a mente una serie di fattori da valutare, quali ad esempio vincoli paesaggistici, di rumore e urbanistici oltre la distanza da centri abitati.

Vige l’obbligo di eseguire una mappatura delle condutture di acqua, gas ed elettriche per evitare che queste possano venir danneggiate durante i lavori risultando come un pericolo sia per gli operatori che per i futuri giocatori.

Campo indoor

Come avevamo anticipato l’apertura di un campo indoor richiede una mole di procedure burocratiche e analitiche ancora maggiore per via della complessità aggiuntiva dei lavori.

Anche il semplice studio di fattibilità dovrà tenere conto di alcuni elementi addizionali che nel caso del campo outdoor potevano essere trascurati (consideriamo ad esempio l’eventuale locazione in una zona urbana o la sua compatibilità sia estetica che funzionale nell’area in cui si desidera edificarlo).

Come per il precedente campo sarà necessario tenere in considerazione elementi come vincoli urbanistici, eventuale presenza di condutture ma anche la volumetria stessa dell’edificio che ospita la struttura.

Un elemento comune nell’iter per la realizzazione di ambo le tipologie di campo è la perizia geologica, necessaria per assicurare che il terreno sul quale si intende edificare sia idoneo.

Permessi per la costruzione

Una volta effettuato con successo tutto lo studio che abbiamo appena descritto sarà necessario richiedere i permessi di costruzione al comune (che si differenziano tra SCIA e PdC).

È obbligatorio presentare, all’atto della richiesta, tutta la documentazione ottenuta dallo studio di fattibilità, oltre che il progetto stesso.

Il collaudo

L’iter burocratico per l’apertura di un nuovo campo da paddle finisce con la fase di collaudo.

A lavori terminati, dopo aver presentato la relazione di conclusione dei lavori e i certificati, sarà necessario richiedere tale procedura che verrà eseguita da un ispettore estraneo.

Questo testerà la struttura assicurandosi che sia idonea ad ospitare senza rischi i giocatori. L’analisi è molto accurata e dettagliata, in alcuni casi l’ispettore potrebbe addirittura decidere di prelevare campioni di cemento per studiarne la composizione.

Se anche il collaudo ottiene esito positivo verrà finalmente rilasciato il certificato di agibilità e la struttura verrà riconosciuta come idonea e a norma di legge.

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